Questo sdoppiamento d personalità mi ha portato a normalizzare il mio rapporto di coppia.
Non mi aspetto più di quello che la mia compagna può darmi, ed in un certo senso sono più sereno.
Le mie voglie di trasgressione le sfogo con le altre.
Mentalmente, a distanza, per ora. Dal vivo occasionalmente.
E' un bel viaggiare con la mente, che non implica necessariamente l'atto.
La conseguenza è che Lei deve avere notato un cambiamento: non chiedo più, non ho più voglia, non faccio più allusioni.
Mi aveva sempre detto che non lo si faceva spesso e bene perchè io avevo il chiodo fisso.
Io avevo semplicemnte voglia. Mi sentivo appetitoso dallatesta ai piedi.
Non più. Con lei almeno. Ho trovato la valvola di sfogo.
Eppure..
Statisticamente il ritmo non è aumentato, la qualità neanche.
Eccetto che per le ultime due volte, anche se lei continua a non volere cazzo. Il mio, perlomeno.
La penultima volta mi ha chiesto d farlo senza preliminari.
Ma che senso ha ?
Come mangiare pane inzuppato nell'acqua.
Piuttosto digiuno.
Mi ha fatto venire in pochi minuti. Non si è fermata, la troia.
L'ultima volta abbiamo iniziato e finito con un godereccio sessantanove.
Ma al mio grido "fermati altrimenti vengo", la troia non si è fermata.
Non solo, se l'è pure beveto, quel liquido caldo e saporito - cosa assolutamente inusuale per lei.
La troia, appunto.
Ha voluto solo farmi venire le ultime due volte.
Ma io che mi sento tantrico, come mi soddisfo ?
Non è che sono sempre negativo.
Una bella scopata non si rifiuta MAI.
Ma possibile che non voglia godersi questo trono del cazzo per una serata spensierata.
Possibile che il sesso non possa essere il gioco della serata invece che televisione, la cena fuori o semplicemente la ronfata a letto.
Sono curioso dell'evoluzione.
Non mi piace che lo faccia fingendo solo perchè ha capito che qualcosa sta cambiando.
Mi piace però che faccia la troia.
E se poi le piace davvero ?
Tutto questo sdoppiare avrà ancora senso ?
Ho paura di si, ormai ho la malattia.
Al massimo godo su entrambi i fronti.
Ma ho i miei dubbi, e rimango con le scarpe per terra per non illudermi e la coda moscia per non sciuparmi.
martedì 13 maggio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento