martedì 26 giugno 2007

Quel paio di pantaloni tutti guadagnati

A volte, l'inaspettato diventa trash, trasgressione, libidine.
"non fare così sennò mi eccito", dice lei.
Un chiaro invito, penso io. Le continuo a sfiorare le natiche, facendole percepire il mio respiro, mentre mi annebbio del suo profumo di donna.
Lei cosa fa ? Spalanca le cosce.
Un altro chiaro invito.
Le tocco le labbra di velluto, per trovarle inaspettatamente e fottutamente lucide di umori.
Umori di tutto il corpo che si concentravano nella fessura, come un urlo ancestrale che sveglia l'animale che è in me.
"Chiavami", dice lei.
Erano mesi che non me lo chiedeva.
"Chiavami, ma non tu. Voglio il vibratore".
Erano semestri che non me lo chiedeva.
"Quale ?", le chiedo con un filo di voce, tra l'incredulo, l'eccitato e l'offeso.
"Quello gigante".
Avevo ragione io a tenerli sempre a lucido, sempre in esercizio, i giochini dello scrigno magico.

Lo presi in mano, altro che gigante. Era degno di un uomo con la U maiuscola. Una cosa enorme, neanche minimamente paragonabile a quello che, pulsante e duro, mi spuntava tra le gambe.
Si fa masturbare per qualche interminabile minuto.
Le piace si vede, lo capisco ancora quando parte.
Poi si ferma, apre gli occhi, e me lo strappa dalle mani.
Lo impugna e.. se lo infila tutto, avanti, indietro.
Vedo le sue labbra vibrare ogni volta che si muove, e lei inarcare la schiena, senza vergogna, convinta.
Aumenta la frequenza di vibrazione, e si abbandona alla libido solitaria.
Io al lume di candela, non posso fare altro che ammirare l'armonia del momento.
Ed impugnare il mio arnese per non restare solo.
Cazzo - masturbarsi al lume di candela: penso a quei pantaloni del listino prezzi di cui le ho parlato qualche giorno prima. Se li è guadagnati tutti.

Una scena trash, con un pizzico di ironia, e tanta trasgressione al seguito. Pure il giorno dopo.

Il ritorno della seconda primavera, o un flash nella notte ?

Chi se ne frega. Io me la son goduta. Pure lei.

domenica 24 giugno 2007

Quello che sostiene il mondo

Ultimamente ho raggiunto un equilibrio.

Non so se sia l'equilibrio che cerco, ma sempre equilibrio è.
Magari instabile, ma mi piace.
Ho capito che il segreto della MIA serenità stà nel minimizzare la distanza tra le aspettative e quello che riesco ad ottenere. In pratica, sogno di meno.
Aspettarsi qualcosa e poterlo raggiunge aiuta ad essere sereni.
Così da una parte ho capito che a casa, affetto e rispetto regnano sovrani, tutto il resto viene dopo (anche il sesso, ma senza trasgredire).
Ho capito che Lady V non è un'amante, perchè non scopo più con lei dall'anno scorso, nonostante la senta ogni giorno, e ci si veda settimanalmente. Ma Dio, come me la sbatterei a freddo per godere a caldo.
Ho capito che non devo sperare di tuffarmi nel monte di Venere della maggior parte delle donne che conosco - solo di quelle che se lo meritano.
Ho capito che un sorriso speciale vale quanto un bocchino (oddio, su questa ho ancora qualche dubbio, ma ci sto lavorando sopra).
Ho capito che quella con quegli occhi azzurri e le treccine orientali, mi manda messaggi subliminali ed io non posso perdere il treno.
Ho capito che si vede che ho voglia - ma non devo farlo vedere troppo.
Ho capito che anche chi mi vuol bene, forse vuole chiavare come me.
Ho capito, che prima o poi mi diverto, ma senza fretta.
In sostanza, ho capito quello che sostiene il mondo.
Non che prima non lo avessi capito.
E che ora ne sono profondamente convinto.






mercoledì 13 giugno 2007

Ho le idee chiare

Conversazione tra la cucina ed il salotto:
"Amore, TU sei stanco stasera, veeero ?"
"Si sono devastato, questa sera ci rilassiamo."
"Ma ci rilassiamo come dico io ?"
"Certo amore non ti preoccupare, basta che ti fai usare senza ribellarti e vedrai come ci rilassiamo"
"Veramente..."
"Senti facciamo così: stabiliamo un listino prezzi - io ti pago.
Ti sodomizzo incaprettata e imbavagliata per un paio di scarpe.
Un pompino di quarantacinque minuti per una borsa.
Ti masturbi col vibratore a lume di candela per un paio di pantaloni.
Lo fai con la tua migliore amica davanti a me per un abito da sera.
Lo decidi tu il listino prezzi. Che ne dici ?"
"Amore guarda che ti viene a costare una fortuna"
"Allora fammi lo sconto"
Vedo dipengersi un sorriso, e non un vaffanculo.
A volte basta solo avere le idee chiare.

venerdì 8 giugno 2007

Umiliato

A volte purtroppo ci si trova in delle situazioni spiacevoli, assurde, quasi grottesche.
Poche volte si reagisce d'istinto, altre si ha il tempo ed il controllo per reagire.
Pochissime volte ci si sente imbarazzati ed umiliati.

Ieri è stata una di quelle volte.

Prima di raccontarvi, bisogna fare una promessa doverosa: ultimamente a casa si parla sempre più dei nostri problemi, ci si scontra sempre più fortemente, ma noto che dopo la merda dell discussione, il buon proposito di camiare le cose ci sia.
Recentemente, sono stato costretto a minacciare la mia donna che se le cose continuavano a non andare, avevamo tre opzioni: lasciarci, stare assieme e giocare assieme, stare assieme e giocare con altri.
Da allora devo dire che il trend è positivo. Purtroppo non è così facile come sembrerebbe. Perchè purtroppo il trend è una media.
Fine della premessa.

Ieri sera.
Uno dei maggiori argomenti di conflitto è che mentre lei fa la pelle davanti alla tivvù, io uso il piccì. Quindi uno dei buoni propositi miei è stato quello di sorbirsi sempre più spesso la barba della tivvù, per stare un pò vicini.
E così ho fatto ieri sera, senza aspettative particolari. Perchè è fondamentale avere le corrette aspettative. Se ci azzecchi significa felicità.
Ieri evidentemente non ci ho azzeccato.
Ieri sera, dicevamo. Sul divano.
Cucci cucci, picci picci.
Prrr. Prrr.
"Lasciami guardare"
Dopo un pò lei mi "tocchiccia" - gambe, fianchi.
Nella frattempo - guarda fissa lo schermo (o per uno a chi guarda la tivvù - segue un programma)
A me piace anche se non mi interessa il documentario, ho fatto bene a staccarmi dal monitor (ops, ellecidì).

Tocca che ritocca, struscia che facciamo pelle, prrr prrr..
Intanto lei continua a guardare la tivvù.
Inizia a toccarmi il membro, che reagisce in tutto il suo splendore.
Lo fa da sopra i pantaloni della tuta, senza toccare diettamente.
Prima lo sfiora, poi lo stringe.
Nel frattempo continua a guardare lo schermo fissa.
Io mi abbandono, chiudo gli occhi, rilasso il respiro.
Allargo le gambe.
Lei inizia a masturbarmi.
Accenno a toccarla, ma mi allontana.
E' il mio turno ?
Bene, godiamocelo ! Io sono uno che i debiti li ripaga.
Se non fosse che, dopo qualche minuto, in cui il mio coso cresce tronfio in uno tsunami di sangue e ormoni, lei di colpo si ferma, dicendomi - sono stanca.
Possibile.
E allora se è vero che il sesso è lasciarsi andare e stupire l'altro, fargli capire che c'è sempre qualcosa di inesplorato da provare - cosa c'è di meglio che finire il lavoro da solo, ma con lei davanti ?
Non si sa mai che si appassiona pure lei, in fondo il documentario si può anche registrare, volendo.
Impugno, stringo e mi lascio andare. Lei fissa sempre lo schermo: non le interessa lo spettacolo, non le interessano i miei ferormoni, non le interessa occuparsi di me.
Io continuo.
Mi tocca i testicoli. Brava, fai ciò che con la fatica del tempo ti ho spiegato: stringi bene tra la base delle cosce e quella del pene. Più stringi, più mi arrapo.
Fissa sempre lo schermo.
Che cosa piatta. Se devi fingere, fingi bene.
Dopo minuti di tortura l'unica cosa che voglio ora è venire. Non mi interessa se lo fai con amore, per sesso, per pietà, se ti senti infoiata o perchè ti senti troia dentro.
Ti aiuto io se sei stanca, ma stacca quei cazzo di occhi dallo schermo.
Basterebbe che mi guardassi provocandomi con la lingua e verrei copioso.
"Io lo sapevo che a tocchicciarti poi bisognava finire in questo modo"
"Perchè c'è qualcosa di male ? E' lecito che io sia arrapato, è normale che voglia esplodere. Ti da fastidio che mi tocco ?"
"No, nessun fastidio, non mi interessa"
"Vedi, è proprio questo il problema - non ti interessa."
Mi alzo ma non sono arrabbiato.
Mi sento umiliato.
Umiliato di essere costretto a mendicare sesso da chi ha firmato un'esclusiva, ma poi non onora il contratto.
Indubbiamente sono anche molto frustrato.
Frustrato di non riuscire ad essere me stesso.
Frustrato di sapere che in giro, gli amici, i colleghi di blog se la spassano.
Tutti hanno gli alti e i bassi, la serata si e quella no, la perversione ed il feticcio.
Ma l'umiliazione di masturbarsi mentre lei guarda la tivvù ancora non mi era capitata.

Insomma morale della favola: c'è chi preferisce Superquark, piuttosto che essere confuso in un turbine di odori, sapori e sensazioni, dove la trasgressione è il locomotore, il macchinista è la passione, i giochi di sesso sono i vagoni e la fantasia i passeggeri che li animano.

mercoledì 6 giugno 2007

Lady V


Bocche rosse che cercano invane godendo nel non trovare.
Mani morbide che pungono sadiche.
Sospiri che si fanno ingoiare a singhiozzo.
Spumante, papaya e labbra carnose.
Palpebre di talco che fanno vento.
Gole disperate, vogliose di dimenticare l'arsura stizzante.
Un silenzio ovattato, interrotto solo dal fremito del tuo corpo che come la frusta schiocca bruciando l'aria.
Io vedo solo una spirale nera, con qualche piuma di pervinca.
E mi lascio trasportare senza resistere.

sabato 2 giugno 2007

Il colpo di genio

Nuove regole a casa:
  • Se me la dai, vengo a letto a dormire con te.
  • Se non me la dai, rimango alzato finchè scoppio.
Semplici semplici.
Però sto morendo dal sonno, vuol dire che non è poi un piano così geniale ?

venerdì 1 giugno 2007

Me lo hanno detto in quattro...

... che oggi avevo una brutta cera.

E in effetti dopo il quarto commento ho incominciato ad avere mal di testa e nausea.
Prima stavo così bene !

Ojalà me hubiera enterado antes !

Almeno avrei evitato di sentirmi male.
Mi sento ancora un pò stordito.
Cià che sprofondo nella nutella.
Ma il barattolo è enorme. Poi lo so che non brucio a dovere, che faccio basta il fai da tè ?