giovedì 5 luglio 2007

Prologo ed Epilogo, la storia poco importa

Prologo:

"sono al super, vuoi qulcosa?" recita l'sms.
"compra la nutella che te la spalmo sulla clitoride e te la lecco tutta" controbatte il mio.
"scemo, non lo sai che la cioccolata d'estate non si mangia ?" risponde l'ultimo.
Imbocco l'uscita, torno indietro, mi precipito al super.
Gli ormoni mi dicono che non posso indugiare, sento la marea della lussuria travolgermi.
Io la cioccolata non la voglio mangiare. La voglio leccare. Su di lei.
Sul suo grilletto d'estasi mistica, quello che tutto muove come se fosse magia, nonostante la stanchezza, nonostante le distrazioni, a farla gridare in silenzio.
Parcheggio, corro, recupero il barattolo.
Tronfio e fiero arrivo come colui che vince la maratona, sorridente, sicuro.
Sventolo il trofeo, sicuro che lei non lo avesse preso.
"Non ti avevo detto che è estate?" esclama davanti alla cassiera, che sorride imbarazzandomi.
"Ti ho spiegato a cosa CI serve", le rispondo guardandola negli occhi.

...

Epilogo:

Il barattolo l'ho finito.
Di clitoridi innutellate ovvie e scontate non ne ho viste.
Di clitoridi meno ovvie da gustare neanche.
Di cucchiai stracolmi di Nutella, mossi dalla rabbia, dalla delusione di un'altra fantasia incompiuta, ne ho visti parecchi.
Fino alla fine, fino a raschiare il bordo.
Lenti gesti che ti spengono lentamente, che ti portano ad inibirti piano piano, quelli che ti implodono dentro.
E si ritorna al punto di partenza.

La vendetta è un primo servito freddo.
La libidine è un secondo sanguigno, caldo.
La lussuria è un tiepido dessert.
L'importante è cenare con la persona giusta.
Con le mani o con le posate non importa.
L'importante è consumare.

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