venerdì 8 giugno 2007

Umiliato

A volte purtroppo ci si trova in delle situazioni spiacevoli, assurde, quasi grottesche.
Poche volte si reagisce d'istinto, altre si ha il tempo ed il controllo per reagire.
Pochissime volte ci si sente imbarazzati ed umiliati.

Ieri è stata una di quelle volte.

Prima di raccontarvi, bisogna fare una promessa doverosa: ultimamente a casa si parla sempre più dei nostri problemi, ci si scontra sempre più fortemente, ma noto che dopo la merda dell discussione, il buon proposito di camiare le cose ci sia.
Recentemente, sono stato costretto a minacciare la mia donna che se le cose continuavano a non andare, avevamo tre opzioni: lasciarci, stare assieme e giocare assieme, stare assieme e giocare con altri.
Da allora devo dire che il trend è positivo. Purtroppo non è così facile come sembrerebbe. Perchè purtroppo il trend è una media.
Fine della premessa.

Ieri sera.
Uno dei maggiori argomenti di conflitto è che mentre lei fa la pelle davanti alla tivvù, io uso il piccì. Quindi uno dei buoni propositi miei è stato quello di sorbirsi sempre più spesso la barba della tivvù, per stare un pò vicini.
E così ho fatto ieri sera, senza aspettative particolari. Perchè è fondamentale avere le corrette aspettative. Se ci azzecchi significa felicità.
Ieri evidentemente non ci ho azzeccato.
Ieri sera, dicevamo. Sul divano.
Cucci cucci, picci picci.
Prrr. Prrr.
"Lasciami guardare"
Dopo un pò lei mi "tocchiccia" - gambe, fianchi.
Nella frattempo - guarda fissa lo schermo (o per uno a chi guarda la tivvù - segue un programma)
A me piace anche se non mi interessa il documentario, ho fatto bene a staccarmi dal monitor (ops, ellecidì).

Tocca che ritocca, struscia che facciamo pelle, prrr prrr..
Intanto lei continua a guardare la tivvù.
Inizia a toccarmi il membro, che reagisce in tutto il suo splendore.
Lo fa da sopra i pantaloni della tuta, senza toccare diettamente.
Prima lo sfiora, poi lo stringe.
Nel frattempo continua a guardare lo schermo fissa.
Io mi abbandono, chiudo gli occhi, rilasso il respiro.
Allargo le gambe.
Lei inizia a masturbarmi.
Accenno a toccarla, ma mi allontana.
E' il mio turno ?
Bene, godiamocelo ! Io sono uno che i debiti li ripaga.
Se non fosse che, dopo qualche minuto, in cui il mio coso cresce tronfio in uno tsunami di sangue e ormoni, lei di colpo si ferma, dicendomi - sono stanca.
Possibile.
E allora se è vero che il sesso è lasciarsi andare e stupire l'altro, fargli capire che c'è sempre qualcosa di inesplorato da provare - cosa c'è di meglio che finire il lavoro da solo, ma con lei davanti ?
Non si sa mai che si appassiona pure lei, in fondo il documentario si può anche registrare, volendo.
Impugno, stringo e mi lascio andare. Lei fissa sempre lo schermo: non le interessa lo spettacolo, non le interessano i miei ferormoni, non le interessa occuparsi di me.
Io continuo.
Mi tocca i testicoli. Brava, fai ciò che con la fatica del tempo ti ho spiegato: stringi bene tra la base delle cosce e quella del pene. Più stringi, più mi arrapo.
Fissa sempre lo schermo.
Che cosa piatta. Se devi fingere, fingi bene.
Dopo minuti di tortura l'unica cosa che voglio ora è venire. Non mi interessa se lo fai con amore, per sesso, per pietà, se ti senti infoiata o perchè ti senti troia dentro.
Ti aiuto io se sei stanca, ma stacca quei cazzo di occhi dallo schermo.
Basterebbe che mi guardassi provocandomi con la lingua e verrei copioso.
"Io lo sapevo che a tocchicciarti poi bisognava finire in questo modo"
"Perchè c'è qualcosa di male ? E' lecito che io sia arrapato, è normale che voglia esplodere. Ti da fastidio che mi tocco ?"
"No, nessun fastidio, non mi interessa"
"Vedi, è proprio questo il problema - non ti interessa."
Mi alzo ma non sono arrabbiato.
Mi sento umiliato.
Umiliato di essere costretto a mendicare sesso da chi ha firmato un'esclusiva, ma poi non onora il contratto.
Indubbiamente sono anche molto frustrato.
Frustrato di non riuscire ad essere me stesso.
Frustrato di sapere che in giro, gli amici, i colleghi di blog se la spassano.
Tutti hanno gli alti e i bassi, la serata si e quella no, la perversione ed il feticcio.
Ma l'umiliazione di masturbarsi mentre lei guarda la tivvù ancora non mi era capitata.

Insomma morale della favola: c'è chi preferisce Superquark, piuttosto che essere confuso in un turbine di odori, sapori e sensazioni, dove la trasgressione è il locomotore, il macchinista è la passione, i giochi di sesso sono i vagoni e la fantasia i passeggeri che li animano.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah ecco perchè ti avevo chiamato LadyV. E' il titolo del tuo post precedente!

Beh, chiedo venia.
Ho letto con interesse questo tuo post. Credo di capire come tu ti sia sentito...
Ma davvero non ha mai staccato lo sguardo dallo schermo? Ma cosa davano di tant interessante?
E cosa c'era di tanto preferibile al sesso?

Io non amo molto la tv. Mi piace il pc, ma mi vieto di passarci troppo tempo. E soprattutto posso farne a meno quando sono in compagnia.
Io odio il mio ragazzo quando passa le ore a giocare ai videogiochi quando ci sono io.
Già solo quello per me è umiliante.

Anonimo ha detto...

Oh, Seplasiuccia...
Siamo quasi invidiosi, un commento così non ce l'hai mai fatto a noi ;)

Anonimo ha detto...

nonstabile, non è una situazione facile, intuisco. L'unica che ho vissuto, simile, poi ha portato alla mia separazione.
Se è un episodio isolato o saltuario, ci può stare.
Se avviene con frequenza, beep beep, warning!

Il televisore è un elettrodomestico demoniaco, riesce ad isolare le persone fin dentro casa.

Fate un patto, un contratto: una sera tivvì una sera piccì, una sera voi due.
La prospettiva a medio termine dovrebbe essere quella di rottamare la mefistofelica scatola con suoni e colori.
Per fare questo prima dovete disctaccarvi e trovare qualcosa di appassionante da fare assieme.

equilibrioNONstabile ha detto...

#seplasia

Io sinceramente non lo so cosa ci fosse in TV, il concetto era che lei non aveva voglia. Il che è lecito, per carità. E' il modo di comunicarlo che è stato sbagliato: ignorandomi.
E poi visto come er infoiato, possibile che non le abbia generato interesse, voglia, curiosità o semplicemente compassione ?
Amo il sesso, è un'ossessione prelibata, quindi ammetto di esagerare a volte. Ma quella sera abbiamo proprio toccato il fondo.

equilibrioNONstabile ha detto...

# AWoman.AMan

Al momento è stato non solo isolato, ma addirittura l'unico momento... strano.
Siamo nel periodo degli eccessi, dalla frustrazione massima, al sesso con fantasia.
Ciò non toglie che lo scatolotto nero andrebbe bruciato.
Ma prima di trovare qualcosa da fare assieme, bisogna decidere assieme di volerla cercare.

A-Woman A-Man ha detto...

Se tu desideri e vuoi qualcosa, devei essere disposto a metterti in gioco per primo, a superare tutte le frustrazioni di colui che traina, con-vince, stimola, provoca, scardina resistenze e ruoli consolidati. Non è affatto facile. Piglia una tua passione, una di quelle per cui lei ti ha conosciuto, rivitalizzala fino a renderla entusiasmante e poi contagia lei.
Non ti può resistere.
E' un lavoro da contadini, ci vuole tempo.
Un po' alla volta e potrete arrivare a rottamare il televisore. A sostituirlo anche con avventure appassionanti.

Buon lavoro.