Io non lo so se agli uomini piace.
A me si.
Mi spiego.
Si tratta di violenza consenziente.
Io sono uno di quelli che se scopre che l'altra finge si rifiuta di continuare: se finge lo deve fare bene in modo che io non me ne accorga.
Viceversa se so che lei ricerca libidine vera mi infoio. Anche se si dedica a me, ma lo deve fare solo per avere un ritorno lei, perchè si eccita a vedermi eccitato.
Se poi cerca libidine con lo spirito dello "sperimentiamo" è davvero la fine: divento un animale senza freno.
Per me la vera droga è quando lei anela al sesso, è vera ninfomane, che pensa a freddo a come organizzarsi per emozionarsi poi a caldo.
Lei che pianifica, manipola, ed ottiene. Solo perchè si sente donna, si dimostra donna e si realizza donna.
Lei che prende un uomo, lo ipnotizza con subdoli giochini che i suoi ormoni maschili non gli permettono di capire, figuriamoci di fermare, e poi se lo scopa per il suo godimento. Il sano sesso.
A me piace !!
Sapere che sono io l'artefice dell'appagamento è una sensazione sublime.
Il mio appagamento può aspettare (ma non troppo).
Lo faccio o non lo faccio ?
Lo faccio o non lo faccio ?
Lo faccio: ve lo racconto.
Una via anonima della capitale. Ci parcheggiamo.
Macchina a sei posti, non propriamente di quelle dove ti senti incassato e protetto dalle portiere.
Mi fa spostare sul sedile centrale. Mi slaccia i pantaloni.
Si siede sopra di me, spalancando le cosce, ricoperte solo dalle calze alla francese.
E mi cavalca.
Io che mi sento in mezzo alla strada, vedo le vecchiette col bastone che porca miseria quanto ci mettono prima a raggiungere la macchina, poi a superarla.
Il pischello con lo zaino che attrraversa la strada.
La mamma col passeggino.
Insomma, la allontano.
E lei cosa fa ? Mi guarda negli occhi, e mi dice "adesso sono cazzi tuoi".
Mette le mani nel poggiatesta, una a destra, l'altra a sinistra, e mi schiaffa il suo seno diritto diritto sul mio viso. Me lo schiacchia.
Io mi giro di lato (verso la vecchietta che è ancora lì che arranca). E lei ? Chiude le braccia attorno al poggia testa.
Mi blocca con le tette. E stringe: non posso più sfuggire. Avvinghiato da un corpicino che vuole solo saziarsi di libidine.
Ed io sembro essere il prescelto.
Muove il bacino sul mio animale che non capisce già più nulla. Lo autopenetra.
E lì parte un concerto al mio orecchio: mugugni, sospiri, frasi porche.
Io non posso liberarmi. Non voglio !!
Vedo ancora il mondo fuori e mi sembra di essere il centro dell'attenzione, quindi pensando che questa è la volta buona che mi arrestano, almeno pecco bene.
Le acchiappo i glutei con l'unica cosa che posso muovere (le mani) e l'accompagno nel movimento.
Lei in un momento di lucidità mi dice "se vieni ti ammazzo".
Mollo la presa altrimenti rischio grosso. Almeno così mi aiuta a non pensare alla situa assurda in cui mi trovo, ma dalla quale non voglio sfuggire.
Lei ne approfitta e mi violenta.
Che bello.
L'ho sentita godere tre volte: non si è mai fermata.
Io ero shockato. Non connettevo. Questo mi ha aiutato a resistere.
Mai provata un'emozione così intensa di trasgressione totale. Mi vengono ancora i brividi a pensarci.
In pubblico. Anzi sul palcoscenico.
Violentato da un'assatanata.
ANCORA !!!!!!!!!!!!!!!
Quindi, si mi piace essere usato.
Ma non abusatene, vi raccomando. Altrimenti non mi diverto.
Ci vuole arte a fare certe cose. E solo una brava artista se lo può permettere.
Nel mio caso si trattava... della migliore, la mia amichetta ninfomane di cui sotto.
Sigh.
Epilogo: in seguito mi ha detto che è venuta tre volte e mezzo. Non ho mai capito quel mezzo dove si collocasse temporalmente. Non che fosse importante, ma almeno per dovere di cronaca. So solo che è stata un'esperienza molto intensa per me. Da quello che ho percepito, sentito, intuito (ma non visto se non attraverso gli occhi della vecchietta) anche per lei.
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