venerdì 11 gennaio 2008

Basta una telefonata

Prologo e tre.

Basta una telefonata per trasformare un seme di pentimento, un momento di sconforto, un piccolo punto interrogativo in una certezza assoluta.
Una di quelle telefonate piatte che ti cambiano la serata.
Quella che da serata d'agnello si trasforma in serata da leoni.
Quella quando la prendi e te la scopi tra il dire ed i fare, senza coinvolgimenti, senza pretese, con sano gusto di lussuria.
A quattro zampe sul divano. Seduta sullo sgabello dopo aver spostato la tavola apparecchiata con l'avambraccio ed aver messo le sue gambe, disegnate con gli stivaletti di pelle, comodamente sul tavolo. Dopo averla appoggiata sul divano ed avergliela leccata per minuti che sembravano ore con precisa ossessione, dall'alto verso il basso, ritornando con un filo di bava che non lascia mai la carne, nuovamente al punto di partenza.
Bello spupazzarsela sul divano blu, rigorosamente sporcato di bianco alla fine dei festeggiamenti, davanti, dietro e di fianco.



Peccato per il mal di testa. Peccato per il poco tempo.
Ma questa amante remissiva ed eccitante è un dono che vale la pena assaporare.
E perchè no, più decanta, più migliora. Specialmente dopo una semplice telefonata.

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