A volte purtroppo ci si trova in delle situazioni spiacevoli, assurde, quasi grottesche.
Poche volte si reagisce d'istinto, altre si ha il tempo ed il controllo per reagire.
Pochissime volte ci si sente imbarazzati ed umiliati.
Ieri è stata una di quelle volte.
Prima di raccontarvi, bisogna fare una promessa doverosa: ultimamente a casa si parla sempre più dei nostri problemi, ci si scontra sempre più fortemente, ma noto che dopo la merda dell discussione, il buon proposito di camiare le cose ci sia.
Recentemente, sono stato costretto a minacciare la mia donna che se le cose continuavano a non andare, avevamo tre opzioni: lasciarci, stare assieme e giocare assieme, stare assieme e giocare con altri.
Da allora devo dire che il trend è positivo. Purtroppo non è così facile come sembrerebbe. Perchè purtroppo il trend è una media.
Fine della premessa.
Ieri sera.
Uno dei maggiori argomenti di conflitto è che mentre lei fa la pelle davanti alla tivvù, io uso il piccì. Quindi uno dei buoni propositi miei è stato quello di sorbirsi sempre più spesso la barba della tivvù, per stare un pò vicini.
E così ho fatto ieri sera, senza aspettative particolari. Perchè è fondamentale avere le corrette aspettative. Se ci azzecchi significa felicità.
Ieri evidentemente non ci ho azzeccato.
Ieri sera, dicevamo. Sul divano.
Cucci cucci, picci picci.
Prrr. Prrr.
"Lasciami guardare"
Dopo un pò lei mi "tocchiccia" - gambe, fianchi.
Nella frattempo - guarda fissa lo schermo (o per uno a chi guarda la tivvù - segue un programma)
A me piace anche se non mi interessa il documentario, ho fatto bene a staccarmi dal monitor (ops, ellecidì).
Tocca che ritocca, struscia che facciamo pelle, prrr prrr..
Intanto lei continua a guardare la tivvù.
Inizia a toccarmi il membro, che reagisce in tutto il suo splendore.
Lo fa da sopra i pantaloni della tuta, senza toccare diettamente.
Prima lo sfiora, poi lo stringe.
Nel frattempo continua a guardare lo schermo fissa.
Io mi abbandono, chiudo gli occhi, rilasso il respiro.
Allargo le gambe.
Lei inizia a masturbarmi.
Accenno a toccarla, ma mi allontana.
E' il mio turno ?
Bene, godiamocelo ! Io sono uno che i debiti li ripaga.
Se non fosse che, dopo qualche minuto, in cui il mio coso cresce tronfio in uno tsunami di sangue e ormoni, lei di colpo si ferma, dicendomi - sono stanca.
Possibile.
E allora se è vero che il sesso è lasciarsi andare e stupire l'altro, fargli capire che c'è sempre qualcosa di inesplorato da provare - cosa c'è di meglio che finire il lavoro da solo, ma con lei davanti ?
Non si sa mai che si appassiona pure lei, in fondo il documentario si può anche registrare, volendo.
Impugno, stringo e mi lascio andare. Lei fissa sempre lo schermo: non le interessa lo spettacolo, non le interessano i miei ferormoni, non le interessa occuparsi di me.
Io continuo.
Mi tocca i testicoli. Brava, fai ciò che con la fatica del tempo ti ho spiegato: stringi bene tra la base delle cosce e quella del pene. Più stringi, più mi arrapo.
Fissa sempre lo schermo.
Che cosa piatta. Se devi fingere, fingi bene.
Dopo minuti di tortura l'unica cosa che voglio ora è venire. Non mi interessa se lo fai con amore, per sesso, per pietà, se ti senti infoiata o perchè ti senti troia dentro.
Ti aiuto io se sei stanca, ma stacca quei cazzo di occhi dallo schermo.
Basterebbe che mi guardassi provocandomi con la lingua e verrei copioso.
"Io lo sapevo che a tocchicciarti poi bisognava finire in questo modo"
"Perchè c'è qualcosa di male ? E' lecito che io sia arrapato, è normale che voglia esplodere. Ti da fastidio che mi tocco ?"
"No, nessun fastidio, non mi interessa"
"Vedi, è proprio questo il problema - non ti interessa."
Mi alzo ma non sono arrabbiato.
Mi sento umiliato.
Umiliato di essere costretto a mendicare sesso da chi ha firmato un'esclusiva, ma poi non onora il contratto.
Indubbiamente sono anche molto frustrato.
Frustrato di non riuscire ad essere me stesso.
Frustrato di sapere che in giro, gli amici, i colleghi di blog se la spassano.
Tutti hanno gli alti e i bassi, la serata si e quella no, la perversione ed il feticcio.
Ma l'umiliazione di masturbarsi mentre lei guarda la tivvù ancora non mi era capitata.
Insomma morale della favola: c'è chi preferisce Superquark, piuttosto che essere confuso in un turbine di odori, sapori e sensazioni, dove la trasgressione è il locomotore, il macchinista è la passione, i giochi di sesso sono i vagoni e la fantasia i passeggeri che li animano.